mercoledì, settembre 06, 2006

Nino non aver paura...


Agostino Di Bartolomei (Roma, 8 aprile 1955 - San Marco di Castellabate, SA, 30 maggio 1994) era un calciatore italiano che giocava come centrocampista. Era alto 180 cm e pesava 71 kg.
Centrocampista forte tecnicamente e fisicamente roccioso, faceva della visione di gioco abbinata alla potenza la sua arma vincente. In possesso di un tiro potentissimo, usava battere punizioni e rigori con una percentuale altissima di realizzazione. Non essendo molto veloce, sostituiva questa sua carenza con il senso della posizione in campo. Regista di assoluta classe, ha guidato in particolare Roma e Milan da assoluto leader di centrocampo.

Crebbe come campione vicino a Tor Marancia, il quartiere in cui era nato, nell'Oratorio S. Filippo Neri alla Garbatella. Passò alla Roma giovanissimo, e si fece subito notare per la sua eccellente tecnica di gioco, entrando presto nella prima squadra della Roma.
Nel 1972 (stagione 72/73), giocò la sua prima partita in casacca giallorossa.
Nel 1975 andò in prestito al Vicenza, dove fece esperienza pronto a rientrare alla Roma per ricoprire un ruolo primario. Dalla stagione 76/77 Agostino Di Bartolomei diventò titolare inamovibile della Roma.
Con il ritorno di Nils Liedholm alla guida dei giallorossi, Di Bartolomei divenne il leader della squadra. Negli anni '80 raggiunse l'ambito ruolo di capitano della Roma. La stagione 1982/83 lo vide conquistare lo scudetto e segnare 7 gol in campionato, mentre la seguente, 1983/84, caratterizzata dalla sconfitta contro il Liverpool in finale di Coppa dei Campioni, fu l'ultima in giallorosso. In totale Dibba giocò con la Roma 237 gare, segnando 50 gol. In 11 stagioni giallorosse conquistò anche tre Coppe Italia.
Successivamente militò nelle file di Milan, Cesena e concluse la sua carriera nelle file della Salernitana, dove contribuì al raggiungimento della storica promozione in serie B dopo 24 anni di assenza.

Morì suicida il 30 maggio 1994, dopo essersi sparato un colpo di pistola a dieci anni esatti dalla finale di Coppa dei Campioni persa dalla Roma contro il Liverpool.

A lui e non a Bruno Conti è dedicata "La leva calcistica della classe '68" del cantautore Francesco De Gregori.

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